Comenius. La scuola di Marineo alla scoperta delle scuole europee


di Piazza Marineo
 MARINEO. A partire da quest’anno l’Istituto Comprensivo Marineo-Bolognetta è protagonista di un progetto COMENIUS dal titolo “Let Europe’s Rhythm Beat in the Same Heart”, un’interessante scambio multilaterale con scuole di cinque paesi esteri: la Turchia, la Croazia, l’Ungheria, la Polonia e la Lituania. 
Questa nuova avventura è iniziata l’anno scorso quando all’inizio dell’anno scolastico un gruppo di docenti della scuola secondaria di Marineo ha preso in considerazione gli aspetti positivi che un tale scambio culturale, linguistico e sociale avrebbe potuto avere per gli studenti, i docenti, le famiglie e la comunità marinese. Dopo esser stato approvato e finanziato dall’Agenzia Nazionale già all’inizio del nuovo anno scolastico si sono avviati i preparativi per il primo viaggio che si è tenuto in Ungheria. Quattro alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado di Marineo insieme ai docenti Margherita Ferrantelli (responsabile del progetto) e Epifanio Barbaccia (docente di Arte e Immagine), dal 21 ottobre al 26 ottobre, hanno avuto l’opportunità di conoscere tradizioni, gastronomia, modi di vivere tipici della cultura ungherese partecipando ad attività didattiche, visite di città e musei e ad eventi culturali organizzati dalla scuola ospitante. Gli obiettivi di questo primo incontro tra i sei partner stranieri sono stati pienamente raggiunti: gli alunni si sono integrati perfettamente tra le loro famiglie ospitanti, i loro nuovi compagni e gli insegnanti ungheresi ed hanno interagito con molta intraprendenza con gli altri alunni croati, turchi e polacchi condividendo e rispettando i loro modi di vivere e le loro culture; hanno migliorato le loro capacità di comprensione in lingua inglese divertendosi e praticando la lingua spontaneamente. I docenti della scuola ungherese Kassai Uti Magyar-Angol di Szolnok hanno organizzato una serie di attività miranti proprio all’integrazione e alla socializzazione. Il primo giorno nella scuola ungherese ogni paese si è presentato agli altri attraverso presentazioni in PowerPoint, video e foto evidenziando le proprie peculiarità; abbiamo messo a confronto i diversi sistemi scolastici e abbiamo anche assistito ad una meravigliosa lezione di scienze naturali in lingua inglese in una terza classe di scuola primaria durante la quale bambini di otto anni interagivano perfettamente in lingua inglese con l’insegnante (li già a partire dalla scuola primaria arte, educazione fisica e scienze vengono studiate in lingua inglese ed in più oltre a 10 ore di inglese studiano la lingua americana con una madrelingua americana). Abbiamo partecipato ad una sfilata di moda di abiti tipici del mondo contadino, siamo stati invitati a cantare canzoni tipiche in lingua ungherese e a ballare danze tipiche del luogo. In quel momento tutti, italiani, ungheresi, croati, turchi e polacchi eravamo animati da una grande voglia di condividere le stesse emozioni e la stessa gioia dello stare bene tutti insieme pur se di nazionalità e culture diverse. Abbiamo avuto modo di ascoltare musiche tradizionali con strumenti tipici del luogo suonati dal vivo. Momenti di grande condivisione! abbiamo visitato Skanzen a Szentendre, Bugac col suo spettacolare show di cavalli e il museo Damjanich durante la cui visita i nostri alunni marinesi insieme agli altri hanno creato delle bambole con stoffe e una semplice pannocchia di mais essiccata e sempre qui hanno avuto modo di conoscere il mondo dell’antica civiltà contadina ungherese. Infine un breve tour di Budapest e un tuffo nella triste storia della capitale ungherese afflitta dagli episodi delle guerre e del duro dominio sovietico comunista. I giorni sono stati così intensi ed interessanti che quando giunse l’ultimo i volti dei ragazzi erano nostalgici in quanto già vivevano dispiacere di doversi salutare ma nello stesso tempo erano soddisfatti in quanto arricchiti dalle meravigliose esperienze condivise insieme che li avrebbero uniti per sempre attraverso il ricordo e la speranza di rivedersi. Uno dei diversi obiettivi di questo progetto sarà quello di socializzare a tutta la comunità marinese alle autorità locali le esperienze vissute e le conoscenze acquisite di questi due anni di gemellaggio tra questi paesi stranieri valorizzandone somiglianze e diversità, cultura e tradizioni, patrimoni e prodotti locali, allargando i nostri orizzonti culturali e cercando di far parte integrante di un’Europa unita. Nel mese di aprile saremo noi italiani ad accogliere docenti ed alunni dei paesi partner e cercheremo anche noi di preparare un’adeguata accoglienza al fine di dare un’immagine positiva della nostra terra, della nostra ospitalità, delle nostre ricchezze, del nostro patrimonio enogastronomico e delle nostre risorse culturali che purtroppo non sempre riusciamo a valorizzare e a promuovere nel mondo.