Trashed - Verso rifiuti zero: un film documentario di Candida Brady


di Nino Di Sclafani
MARINEO. E' disponibile da circa un mese il DVD "Trashed - Verso rifiuti zero" della regista Candida Brady che ha per protagonista l’attore inglese James Irons, produttore anche del documentario.
Il film è arricchito dalla colonna sonora di Vangelis e vede la partecipazione, oltre che di Irons, di illustri scienziati tra cui ritroviamo un vecchio amico di Marineo, il prof. Paul Connet, più volte chiamato in causa in qualità di massimo esperto della strategia “Rifiuti Zero”. Il filmato si apre con una registrazione audio di Tiziano Terzani che, dialogando con alcuni studenti, invita a sforzarsi con tutte le energie a perseguire la ricerca della verità, non accettando passivamente quello che viene propinato dai media ma cercando in prima persona di documentarsi e acquisire la consapevolezza della realtà delle cose che ci circondano. La citazione che chiude il filmato è, invece, di A. Einstein: “L’uomo intelligente risolve i problemi, l’uomo saggio li evita.” In ciò si racchiude il senso di questo approfondimento. Bloccare, finché siamo in tempo, un circolo vizioso che nell’arco di pochi anni potrebbe portare al collasso il pianeta. Siamo sommersi dai rifiuti, fabbrichiamo, consumiamo e gettiamo con una velocità impressionante. Volendo fare un esempio ogni anno buttiamo 200 miliardi di bottiglie di plastica, 58 miliardi di bicchieri, e migliaia di miliardi di sacchetti. Qual è la destinazione finale di tutta questa immondizia?
Il documentario analizza lo stato delle discariche partendo da quelle dei paesi del sud del mondo dove i rifiuti si contendono gli spazi vitali con i più poveri negli slums divenendo, spesso, per loro fonte di sostentamento. Non meno grave è la situazione ambientale nelle discariche dei paesi più evoluti dove rifiuti tossici e percolati minacciano falde acquifere, coltivazioni, allevamenti e agglomerati urbani. Molto preoccupante è il ricorso agli inceneritori che, nonostante vengano sempre più additati come la soluzione a tutti i mali, rilasciano nell’ambiente quantitativi allarmanti di diossine e metalli pesanti che entrano nel ciclo vitale delle piante e degli erbivori approdando infine all’uomo con il consumo di carne, latte e ortaggi. Per dimostrare la permanenza di tali agenti tossici nel tempo la troupe si è recata in alcuni villaggi vietnamiti oggetto di bombardamenti di napalm e orange all’inizio degli anni 60 ad opera delle truppe americane. Ancora oggi, a mezzo secolo, i casi di malformazioni nei neonati sono impressionanti per numero e gravità. Altro allarme lanciato dal film riguarda il particolato plastico presente negli oceani. Nel Pacifico settentrionale è stata individuata un’area, estesa due volte il Texas, dove in sospensione, pochi centimetri sotto il livello dell’acqua si trovano rifiuti plastici sotto forma di piccole particelle in un numero 6 volte superiore al plancton presente in quelle acque. Inesorabilmente questo particolato attira a se residui di metalli pesanti che si fissano ad esso e, miscelati alla micro fauna oceanica, rientrano nel ciclo alimentare dei pesci. L’unica soluzione a questo stato di cose non può che essere quella di puntare alla drastica riduzione dei rifiuti attraverso la loro differenziazione ed il riuso, associando nuove e rigide politiche di packaging che limitino la produzione di imballaggi. Il documentario riporta la positiva esperienza di San Francisco dove la quasi totalità dei rifiuti viene avviata al riciclo dando lavoro a migliaia di addetti. La drammaticità delle immagini e dei dati che attestano l’incidenza sull’ambiente dei nostri rifiuti induce “necessariamente” a riflettere sul futuro del nostro pianeta e della vita nostra e dei nostri figli. Tutto ciò ci spinge ad essere sempre più coinvolti, quotidianamente, nello sforzo che la nostra comunità sta facendo per confermare una adeguata politica nella gestione dei rifiuti. La coraggiosa scelta della differenziazioneintrapresa dalla precedente amministrazione e, saggiamente, confermata dall’attuale, è l’unica strada per consentire un futuro ai nostri figli. Le ingenti risorse oggi utilizzate per accumulare in discarica o bruciare i rifiuti, con i conseguenti rischi per la salute, potrebbero essere stornate ed orientate alla differenziazione con la possibilità di creare in Sicilia migliaia di posti di lavoro creando oltre alle piattaforme di stoccaggio anche gli stabilimenti di trasformazione, oggi concentrati fuori dall’isola, evitando anche l’impatto inquinante di lunghi trasferimenti su gomma. Consiglio la visione e la diffusione del documentario “Trashed”, come strumento di consapevolezza sul problema rifiuti ed auspico un sempre più diffuso sentimento ambientalista, soprattutto nei giovani, che, alla fine, saranno i primi a beneficiare della sostenibilità ambientale del mondo di domani.
(Guarda il trailer oppure acquista il DVD).