Marineo, poesie di Eligio Faldini dedicate ad Alessio e Aurora


di Nino Di Sclafani
MARINEO. Eligio Faldini incarna la natura “tipica” del marinese che non si rassegna alle circostanze della vita che segnano il destino di un’esistenza.
Non contano titoli di studio, percorsi culturali, frequentazioni artistiche, ciò che veramente conta è la sua pervicace volontà a dare sfogo alla propria vena artistica. Nel caso di Faldini la poesia e la musica sono “la vita”. Il risultato potrà non appagare chi, dal palato fine, è avvezzo ad altre rime ed altri suoni, ma sulla autenticità dell’ispirazione di Eligio nessuno puo’ sollevare dubbi. Sono semmai i professionisti delle arti che, pur confezionando opere politicamente corrette, fondano spesso su ispirazioni artefatte e false la loro vena artistica. Ecco perché ogni circostanza della vita paesana, soprattutto drammatica e dolente, sono di stimolo al nostro autore per mettere mano a carta e penna, o alle corde della sua chitarra, e tirare fuori dal cuore le rime che la sua anima in quel momento suggerisce. Nascono così anche le due poesie - dal titolo "Per Alessio" e "A te Aurora" - che pubblichiamo di seguito, scritte in concomitanza di due recenti lutti che hanno colpito la nostra comunità.

PER ALESSIO
Non saranno le mie parole a cancellare il dolore,
soprattutto di tua madre,
che sino alla fine ti ha stretto, dormendo tra le tua braccia,
saziandosi di te,
dello stesso fiore che ha fatto sbocciare,
ricordandolo per sempre.

Seguendo il tuo percorso notai qualcosa.
Lasciandomi trasportare da tali sensazioni.
No! Non era pioggia che cadeva…
ma lacrime di dolore,
che sgorgavano dal cuore di Dio!

E mentre uscivi dalla casa del Padre,
un silenzio freddo e intenso c’era.
E guardavo te …
e i tuoi amici che ti spingevano verso l’alto,
come se un miracolo potesse accadere.

Insieme al vento volasti via, troppo in fretta,
mentre il sole riscaldava ancora la tua tenera giovinezza,
e quella di questi piccoli angeli
che Dio trasformerà in guerrieri di pace.

E tu Alessio, che fai parte degli angeli di Dio,
Un giorno potrai risentire
quel profumo che tua madre ti ha donato.

***

PER TE AURORA

Potrà mai consolarsi una madre
di un dolore così atroce?

Oggi ho scritto per te,
per ricordarti, sempre.

Non è facile dimenticare questo gesto di fragilità,
che solo tu sai spiegare a te stessa,
una giovinetta così pura e innocente.

Non hai avuto il tempo di capire,
cosa la vita preparava per te resta un mistero!

Forse non hai conosciuto la tenerezza di un bacio
che avrebbe potuto aprire il cuore alla dolcezza.

Ho pensato tanto.

Forse è stato per amore
Un gesto che Dio ha già, da subito, perdonato.

Sai perché?

E’ accaduto, sì, nella Settimana Santa.
Così Gesù, incontrandoti, la, è cullato dalle tue braccia
di giovane bella e senza peccato

dalle quali risorgere, tu con Lui, insieme nel giorno di Pasqua
saziata di amore vero come non hai forse conosciuto.

E così un sorriso di gioia resta nel tuo viso,
e scivolerà sul volto dei tuoi cari
Ad asciugare inconsolabili lacrime di dolore.